Domenica 9 novembre 2025, ore 17:00
Roma, Chiesa di San Melchiade(Labaro)
Via Costantiniana 19
Cappella Musicale Enrico Stuart
Elisa Atteo, violino barocco
Romeo Ciuffa, fagotto barocco
Michele Carreca, tiorba
Simone El Oufir Pierini, clavicembalo
Francesco Antonio Bomporti e l’Opera X ‘La Pace’
Programma
Francesco Antonio Bonporti (1642 – 1749): Op. X
Inventione III
Largo – Aria allegro ma comodo – Fantasia largo – Bizaria allegro assai
Inventione VIII
Largo, Balletto allegro, Adagio, Giga
Arcangelo Corelli (1653 – 1713)
Ciaccona da Sonata n. 12, Op. 2
(arrangiamento per tiorba)
F.A. Bonporti: Op. X
Inventione I
Cantabile – Aria allegro – Giga, Recitativo – Bizaria andante
Giovanni Benedetto Platti (1697 – 1763)
Sonata n. 1, Op. 1
Adagio – Allegro – Largo – Presto
F.A. Bonporti: Op. X
Inventione IV
Largo – Balletto allegro – Aria adagio – Corente presto
Le sonate del programma fanno parte di una raccolta di dieci sonate, o meglio Inventioni, che Bonporti pubblica in prima stampa a Bologna nel 1712 e nel 1713 a Venezia e Trento, apportando alcune modifiche.
Come per le opere precedenti, anche l’Opera X viene stampata ad Amsterdam dal famoso Estienne Roger.
Queste sonate segnano senza dubbio il culmine della scrittura sonatistica di Bonporti e influenzarono grandemente tutta la produzione sonatistica della prima metà del ‘700.
L’inventiva barocca tocca in queste composizioni veramente delle vette notevoli e bizzarre e la ricchezza melodica ed armonica ne è una prova tangibile!
Nata 1998 con organico variabile, la Cappella Musicale Enrico Stuart, è un complesso specializzato nel repertorio del Seicento e Settecento, in cui i fiati hanno un ruolo di primo piano.
L’ensemble prende il suo nome da Enrico Carlo Edoardo Stuart, duca di York, figlio di Giacomo III Stuart, di fede cattolica, che scelse Roma come luogo d’esilio. Insignito del titolo di Cardinale da Benedetto XIV, divenne Vescovo di Frascati (sede dell’ensemble) dove per più di trenta anni fu mecenate e patrono delle arti, oltre che fondatore della Biblioteca Eboracense, contenente preziose partiture musicali.
La Cappella Musicale Enrico Stuart è un ensemble strumentale variabile a seconda del programma eseguito, da una formazione minima di flauto e clavicembalo si allarga a più fiati (flauto, oboe, fagotto), archi (1-2 violini), voci, violoncello e/o viola da gamba, tiorba, 1-2 clavicembali.
Fra le performances più significative si annoverano Dido and Aeneas di H. Purcell; Il Festino del giovedì grasso avanti cena di A. Banchieri; la Messa a 4 voci Magnificat; Il ballo delle Ingrate Tirsi e Clori di C. Monteverdi; lo Stabat Mater di G.B. Pergolesi, oltre a mottetti e messe di G. P. da Palestrina, messe, inni, mottetti e oratori di M.A. Charpentier, M.R. Delalande e S. De Brossard così come musiche vocali e strumentali di Rameau, Lully, Vivaldi e Bach.
Nella sua formazione attuale, come ensemble prevalentemente strumentale, annovera al suo attivo concerti in Italia, Germania, Inghilterra, Spagna, Canada, Siria, Zambia, Russia, Francia, Finlandia, Olanda, Repubblica Ceca.
Tra le sue registrazioni: Baroque Esprit, con musiche del Settecento europeo, Baroque Noël, G. Sammartini, Sonate per flauto dolce e b.c., Vol. I.






