PROGETTO PALESTRINA
Domenica 20 dicembre 2015 ore 18,00
Basilica di Sant’Apollinare
Piazza di Sant’Apollinare, Roma
Complesso Vocale Musicanova
Arianna Adamo, Caterina Meldolesi, Ester Sampaolo, Ginevra Mostardi,
Mara Gallo, Monica Cereghino, Roberta Psimenos, Victoria Adamo
Soprani
Alessandra Grillo, Aurora Giorgioni, Benedetta Liccardo, Giulia Corsini,
Laura Polimanti, Miriam Sirolli, Sara Lombardo, Teresa De Vito, Valeria Ruscitto
Contralti
Andrea Manoni, Davide Terzani, Gianmarco Mattei, Giuseppe Molino,
Leonardo Malara, Luca Di Porto, Lorenzo del Castillo, Vito Dalessio
Tenori
Alessio Odierna, Daniele Cacciani, Francesco Briatico, Lorenzo Di Chiaro, Matteo Di Laurenzi,
Paolo Barbato, Paolo Bergamini, Simone Di Stefano
Bassi
Fabrizio Barchi, Direttore
INGRESSO LIBERO
Programma
Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525 –1594)
MISSA A 8 VOCI HODIE CHRISTUS NATUS EST
Ad Introitum
Hodie Christus natus est
Mottetto a 8 voci
Kyrie, Gloria
Missa ‘Hodie Christus natus est’ a 8 voci
Graduale
gregoriano
Credo
Missa Hodie
ad Offertorium
gregoriano
Sanctus, Agnus
Missa Hodie
Colletta
gregoriano
Agnus Dei
ad Communionem
Missa Hodie
Post Missam
G. Nanino (1544 – 1607)
Cantate Domino
Mottetto a 8 voci
La messa Hodie Christus natus est di Giovanni Pierluigi da Palestrina è parte di una raccolta comprendente quattro messe a 8 voci pubblicate postume a Venezia nel 1601 dall’editore Riccardo Amadino e dedicate a Girolamo Zino, Generale della Congregazione dei canonici secolari di S. Giorgio in Alga. La pubblicazione, che contempla le uniche messe a 8 voci del compositore, rappresenta un contributo importante nell’attività del prenestino e, indirettamente, una legittimazione della policoralità nell’ambito della produzione musicale sacra romana.
Negli anni immediatamente successivi al 1575 si assiste allo sviluppo dello stile policorale. Il ‘perfetto stile a 4 voci’ è abbandonato in funzione della struttura a più cori. Il contrappunto ‘osservato’ lascia spazio alla verticalità ‘armonica’ ed al dialogo corale che, rielaborando la antica tradizione antifonica, adotta sistemi esecutivi che coinvolgono tutto lo spazio esecutivo delle grandi chiese, emblematicamente al centro dell’opera della ‘renovatio urbis’. E’ un mutamento estetico radicale che coinvolge tutti i compositori romani e, in maniera più profonda, mina i principi conciliari fondati sull’intelligibilità della parola – come può risultare più comprensibile il testo liturgico in una messa a 8 voci rispetto ad una nel ‘perfetto stile a 4 voci’?- Già nella messa Papae Marcelli (a 6 voci!), indicata a modello controriformistico perché fondata sull’ut verba intelligerentur dei padri conciliari, Palestrina aveva attuato un rinnovamento linguistico all’insegna della verticalità e della moderna sensibilità. Ora con le messe a 8 voci la scelta estetica era radicale. Sotto l’aspetto istituzionale tutto ciò poteva causare enormi difficoltà: come poteva manifestare pubblicamente una posizione linguisticamente così innovativa e divergente dalle norme del Concilio colui che ufficialmente ricopriva la carica di ‘Compositore della Cappella Papale’? La scelta perseguita, in pieno contrasto con le determinazioni dei padri conciliari, avrebbe certamente suscitato malumori e inevitabili ripercussioni da parte delle autorità ecclesiastiche.
Ragione certo che contribuì non poco ad evitare la pubblicazione ‘in vita’ della silloge, suggerendo di lasciare i preziosi manoscritti in eredità al figlio Igino.
La fama del compositore, notevolmente accresciutasi dopo la morte, suggerì ad Igino di pubblicare le opere paterne presso gli stampatori veneziani, mercato ben più florido e dinamico di quello romano; un luogo ideale che favorì non poco ad esaltare la figura del Princeps Musicae. La Messa ‘Hodie Christus natus est’, contrariamente alla tradizione policorale romana che adottava cori ‘speculari’, è scritta per due cori, uno da voci gravi, uno acute.
Un organico di grande effetto fonico che nasconde non poche difficoltà compositive, tanto che si ricorda come questa pratica ‘sgomentò que’ pochi che con mirabile effetto vi si cimentarono’. Palestrina lo utilizza già nel mottetto omonimo natalizio contenuto nel III Libro dei Mottetti a 5, 6 e 8 voci (Roma, 1575). Un lavoro che subito risultò essere ‘Nuovo e di mirabile effetto. …L’alternativa di due cori siffatti sorprende, la loro riunione rapisce’.
Una strada che non poteva intimorire il Princeps Musicae che, usando lo stesso tema dell’Antifona al Magnificat dei Vespri natalizi, elabora tutto il proprio della messa con una grande maestria e straordinaria espressività.
Gli effetti chiaroscurali derivati dai cambi di tempi binari e ternari, gli elementi retorici che contribuiscono a sottolineare i momenti salienti del testo liturgico, i dialoghi e le sovrapposizione dei due cori, sono le novità linguisticamente più evidenti di questa composizione.
Anche G. Baini rilevò in essa “una varietà sempre nuova, onde Pierluigi ha disposto questi due cori, osservazione materiale tenuissima, ma che sola è bastante a far conoscere l’inesauribile luce, a l’attività del colore di questo Sole lucidissimo dei compositori, il quale tanto sapeva condurre a perfezione le antiche maniere quanto le nuove invenzioni’.
Musicanova
Gli esordi concertistici del coro Musicanova risalgono al 1990. Fin dalle prime esibizioni il gruppo si è caratterizzato per una scelta molto varia del repertorio dal Rinascimento alla musica pop. L’attività concertistica ha portato il coro ad esibizioni, oltre che in Italia, in molti paesi europei come Danimarca, Finlandia, Grecia, Svezia, Spagna, Ungheria, ottenendo riconoscimenti e premi in alcuni fra i più importanti Concorsi Internazionali corali – Tours (Francia), Maribor (Slovenia), Marktoberdorf (Germania), Cork (Irlanda), Gorizia ed Arezzo.
Inoltre il coro collabora frequentemente alla realizzazione di colonne sonore e alle produzioni musicali di vari artisti come Ennio Morricone, Andrea Guerra e Marco Frisina e partecipato alla realizzazione di CD dei cantanti Mina, Bocelli e Branduardi. La discografia del Musicanova rispecchia il carattere ed il gusto musicalmente eclettico del coro e comprende, oltre al CD d’esordio “Deveribest” (1999), “Haec dies” del 2001, che raccoglie brani inediti composti e dedicati al Musicanova, la “Misa Andina” (2003), gli “Haiku” (2004), “Whiteinblack” (2006) e “Polifonia Antica” (2009). I lavori discografici più recenti sono il CD “Singing Christimas” a cura della Erreffe (2011) e l’oratorio “Passio Cecilae” di Marco Frisina (edito dalla Brilliant). Nelle stagioni 2013 e 2014 il coro Musicanova è stato coinvolto in diversi progetti di notevole valore artistico: ha tenuto il concerto di apertura al 23° Concorso Internazionale di Verona come coro ospite; ha eseguito il Requiem di Mozart e quello di John Rutter ed è stato invitato a prendere parte al 30° festival internazionale Voci d’Europa che si tiene ogni anno nella città di Porto Torres, in Sardegna. E’ stato ospite del Festival Anima Mundi di Pisa e di molte altre organizzazioni concertistiche.
Fabrizio Barchi
Ha esordito come direttore di coro nel 1979 ed in quegli stessi anni ha completato la propria preparazione musicale presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, sotto la guida dei maestri Raffaele Baratta, Bonifacio Baroffio Domenico Bartolucci, Armando Renzi; ha seguito corsi con i maestri Gary Graden, Jurgen Jurgens, Peter Neumann, Francesco Luisi, Adone Zecchi. E’ direttore oltre al coro Musicanova, del coro femminile “Eos”, il coro giovanile “Iride” ed i cori dei licei “Primo Levi” ed “Enriques” di Roma; alla guida di vari gruppi ha ottenuto primi premi e riconoscimenti in concorsi nazionali ed internazionali. Tiene corsi sulla coralità giovanile per conto di associazioni regionali corali, della Feniarco (Federazione Nazionale delle Associazioni Corali Regionali), del Provveditorati agli studi e dell’Università. Fa parte frequentemente delle giurie di concorsi corali. Ha collaborato come maestro del coro negli allestimenti di opere liriche e nella produzione di colonne sonore con i compositori Ennio Morricone e Marco Frisina; ha fatto parte del Consiglio d’Amministrazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e del Comitato Musica del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Vice maestro della “Cappella Musicale Lateranense, è direttore artistico della manifestazione “Corali a Roma” E’ titolare della cattedra di Direzione di coro per Didattica dal 1993 presso il Conservatorio ‘Lorenzo Perosi’ di Campobasso.