PROGETTO ANIMUCCIA
Lunedì 7 dicembre 2015 ore 21,00
Chiesa di Santa Maria in Vallicella
Piazza della Chiesa Nuova, Roma
Cappella Giulia della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano
Lidia Benchea, Patrizia Boninfante, Marilisa Gallori,
Anna Claudia Lettieri, Maria Concetta Picciotto, Paola Ronchetti
soprani
Antonello Dorigo, Cecilia Leccese, Antonella Marotta,
Francesca Severini, Paola Tardiola
contralti
Andrea Di Mario, Patrizio La Placa, Andres Montilla Acurero,
Antonio Orsini, Raimundo Pereira, Enrico Torre
tenori
Orlando Arreguin, Pierpaolo Cascioli, Tony Corradini,
Gabriele Spampinato, Alessandro Tenaglia, Massimo Varricchio
bassi
Josep solé Coll, organo
P. Pierre Paul OMV, direttore
Missa Gaudent in Caelis (I Esecuzione)
Musiche di G. Carissimi, F. Anerio, A. Corelli
La trascrizione è stata curata da Paola Ronchetti
INGRESSO LIBERO
Programma
G. Frescobaldi (1583-1643)
ante Missam
Graduale Romanum
ad introitum
Toccata V sopra i pedali
G. Animuccia
Kyrie, Gloria
Gaudeamus omnes
Graduale Romanum
Graduale
Missa “Gaudent in caelis”
G. Animuccia
Credo
Timete Dominum
Guami (1542-1611)
ad Offertorium
Missa “Gaudent in caelis”
G. Animuccia
Sanctus, Agnus
Canzon XVIIa
G. Animuccia
Agnus Dei I & II
Missa “Gaudent in caelis”
Graduale Romanum
ad Communionem
Beati mundo corde
G. Gabrieli (1557-1612)
Post Missam
Ricercar
G. P. da Palestrina (1525-1594)
Alma Redemptoris Mater
Il programma proposto intende celebrare e sottolineare la grandezza e l’importanza di uno dei compositori che fu maestro della Cappella Giulia nel secolo che ne vide i natali. Personalità di spicco nel panorama musicale romano del ‘500, Giovanni Animuccia si alternò a G.P. da Palestrina nella guida della Cappella Giulia, ricoprendo l’incarico per ben sedici anni, dal 1555 al 1571. Il compositore fiorentino era giunto a Roma nel 1550 ed aveva subito ottenuto grande affermazione, collaborando attivamente con l’oratorio musicale di San Filippo Neri. La Missa Gaudent in caelis a quattro voci, presentata questa sera, è stata appositamente trascritta dalla stampa originale, conservata presso l’archivio musicale della Cappella Giulia. Si tratta della terza composizione sacra trascritta ed eseguita dalla Cappella Giulia dopo le messe “Conditor Alme Syderum” e “Ave Maris Stella”, presentate in prima esecuzione moderna nel corso della VI e VII Edizione del Roma Festival Barocco, nell’ambito di un progetto che prevede la trascrizione in notazione moderna e la pubblicazione di sei messe inedite di G. Animuccia riscoperte negli archivi della Cappella Giulia, nonché della loro incisione discografica, che avrà inizio nella primavera 2016.
La Cappella Giulia è, dall’inizio del XVI secolo, la Cappella Musicale della Basilica papale di San Pietro. Il 19 Febbraio del 1513 papa Giulio ii della Rovere firmò la bolla In altissimo militantis Ecclesiæ con la quale istituiva e organizzava la Cappella Giulia, così chiamata dal suo nome, affinché le celebrazioni liturgiche nella basilica di S. Pietro venissero innalzate spiritualmente con la musica. La Cappella Giulia, oltre che complesso corale della basilica, costituiva una scuola, un collegio destinato alla formazione dei cantori, che sarebbero poi andati a far parte della cappella papale, la Sistina; garantiva la presenza in Roma di cantori istruiti al canto, da utilizzare per la magnificenza del servizio al culto divino.
Dirigere la cappella, o farne parte, era certamente per i musicisti uno dei posti più ambiti nel Rinascimento romano e la composizione e pratica musicale svolta al suo interno erano assunte a modello per la produzione sacra coeva. Insigni maestri si susseguirono alla guida della Cappella Giulia sin dalla sua fondazione; l’archivio della Cappella è tra i più ricchi del genere, poiché vastissima è la produzione musicale lasciata dai suoi maestri attraverso la secolare vita della Cappella stessa. Oltre alle opere in stampa dei polifonisti e ai codici miniati del Cinquecento, moltissimi sono infatti i manoscritti – per la maggior parte inediti – delle composizioni dei maestri che si sono avvicendati dal XVII al XX secolo. Dopo la cessazione delle sue attività per volere del Capitolo Vaticano, dal 1979 al 2008, la Cappella Giulia, che oggi è dotata di un coro virile e di un coro misto, è attualmente affidata a P. Pierre Paul, OMV. Essa accompagna con il canto gregoriano e polifonico la preghiera ufficiale della Basilica Vaticana nelle celebrazioni del Capitolo: le Lodi mattutine, la S. Messa Capitolare e la preghiera dei Vespri. Al servizio liturgico si affianca oggi l’attività concertistica, come le partecipazioni al Roma Festival Barocco e al Festival internazionale del Val di Noto “Magie Barocche”.
P. Pierre Paul OMV
Originario di Trois-Rivières (Québec, Canada) ha studiato pianoforte con Thérèse Cyr (Royal Conservatory of Music di Toronto), perfezionandosi con Christiane Sénart nel Conservatorio della città natale, dove anche ha studiato organo con i maestri Bernard Piché e Noëlla Genest. È stato puer cantor e si è formato alla musica liturgica e polifonia sacra con Mons. Claude Thompson, divenendo nel 1975 organista titolare della Cattedrale di Trois-Rivières, incarico mantenuto fino al settembre 1978, quando si è trasferito a Roma.
Dal 2001 al 2015 è stato Consigliere ecclesiastico dell’ambasciata Canadese presso la Santa Sede. Dal 1981 collabora come organista e direttore di coro per l’ufficio per le Celebrazioni Liturgiche del Sommo pontefice. Durante il Giubileo 2000 ha animato quotidianamente la preghiera Serale in piazza San Pietro, è stato direttore della musica liturgica del Pontifical North American College (2003 – 2005) e ha diretto il coro internazionale al Congresso eucaristico del Québec (2008). Dal mese di agosto 2015, è Officiale della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Dirige la Cappella Giulia dal 2008 e, inserendosi nella più antica tradizione che vide i suoi predecessori più illustri, tra cui Giovanni Pierluigi da Palestrina e Giovanni Animuccia, collabora musicalmente presso l’Oratorio di San Filippo Neri. P. Pierre Paul ha instaurato una fitta collaborazione con l’Oratorio Filippino Romano presso la Chiesa di Santa Maria in Vallicella, sia nella liturgia, sia nelle attività proprie dell’Oratorio, come gli incontri dell’Oratorio in Musica, i Concerti Spirituali, nonché la fedele presenza della Cappella Giulia ai primi Vespri e alla S. Messa che apre ogni anno la Solennità liturgica di San Filippo Neri.