LA SCUOLA VIOLINISTICA CORELLIANA E CARLO MANNELLI
Venerdì 18 dicembre 2015 ore 21,00
Chiesa di San Luigi dei Francesi
Piazza San Luigi dei Francesi, Roma
Ensemble Sogno Barocco
Paolo Perrone, violino barocco
Gabriele Politi, violino barocco
Rebeca Ferri, violoncello barocco
Andrea Buccarella, organo e cembalo
Francesco Tomasi, tiorba
Roberto Stilo, contrabbasso barocco
Musiche di C. Mannelli, A. Corelli, P.B. Bellinzani, F. Couperin
INGRESSO LIBERO
Programma
Arcangelo Corelli
Triosonata op. 1 n. 1 in Fa Maggiore
Grave – Allegro – Adagio – Allegro
Georg Philipp Telemann
Allegro assai – Soave – Presto
Paolo Benedetto Bellinzani
Triosonata n. 2 in Re minore da “Dodici sonate da Chiesa a 3,
con due Violini e Basso ad imitazione di quelle di Arcangelo Corelli.”
Adagio – [Senza indicazione]- Largo – [Senza indicazione]
François Couperin
Triosonata “Le Parnasse, ou L’apothéose de Corelli” in Si Minore
– Corelli au piéd du Parnasse prie les Muses de le Recevoir parmi elles
– Corelli Charmé de la bonne réceptionqu’on lui fait au Parnasse, en marque Sa joye.
Il continue avec ceux qui L’accompagnent
– Corelli buvant à la Source D’Hypocrêne. Sa troupe continue
– Entouziasme de Corelli Causé par les eaux D’Hypocrêne
– Corelli aprés son Entouziasme S’endort; et sa Troupe joue le Sommeil suivant tres doux
– Les Muses reveillent Corelli et le placent auprês d’Apollon
– Remerciment de Corelli
Arcangelo Corelli
Triosonata op. 2 n. 12 Ciaccona in Sol Maggiore
Adagio – Allegro
Carlo Mannelli
Triosonata op. 2 n. 2″La Fede” in Si bemolle maggiore
Allegro -[Allegro]- Canzone allegra – Adagio – Ballo grave
Arcangelo Corelli
Triosonata op. 3 n. 2 in Re Maggiore Grave – Allegro – Adagio – Allegro
Arcangelo Corelli fu un vero e proprio mito, divenendo un modello di riferimento e fonte d’ispirazione per generazioni di importanti musicisti.
Fra questi il parigino François Couperin che nel 1724, riconoscendone il valore indiscusso, gli dedicò una triosonata dal titolo “Le Parnasse, ou L’apothéose de Corelli”, nella quale si narra l’ascesa dello spirito del fusignate al Monte Parnaso. Corelli fu fonte d’ispirazione sia per le “Dodici sonate da Chiesa a 3, con due Violini e Basso ad imitazione di quelle di Arcangelo Corelli” scritte da Paolo Benedetto Bellinzani (nato a Ferrara o Mantova nel 1690 circa e morto a Recanati nel 1757, membro dell’Accademia Filarmonica di Bologna), sia per le 6 triosonate intitolate “Sonates corellisantes di Philipp Telemann del 1735. Il giovane Corelli arrivò giovanissimo nella chiesa di San Luigi dei Francesi per essere impiegato come violino di fila nel periodo nel quale Carlo Mannelli ricopriva la carica di violino di spalla dell’orchestra della chiesa.
Improvvisamente Mannelli, per motivi sconosciuti, decise di abbandonare il suo incarico per dedicarsi esclusivamente alla carriera da soprano, ruolo stabilmente ricoperto nel coro della stessa chiesa (Mannelli era anche un valente cantante castrato). Una decisione estemporanea che portò all’ascesa, in poco tempo, di Corelli a violino di spalla della prestigiosa orchestra. Lo scarto generazionale fra i due musicisti può essere colto nelle due sonate nel presente programma. La sonata di C. Mannelli op. 2 n. 2, intitolata “La Fede”, presenta uno stile, per quanto elegante e ricco, in linea con i canoni estetici dell’affettività barocca. La Triosonata op. 1 n. 1 in Fa Maggiore di A. Corelli, pur mantenendo alcuni elementi della scuola romana, brilla per la nitidezza armonica e la compattezza delle linee melodiche, tutte al servizio della struttura musicale. Un equilibrio che pone l’esecutore di fronte a scelte interpretative sempre bilanciate fra la maestria dei virtuosistici passaggi strumentali di antica provenienza e il rispetto della forma.
Non più l’arte del violino e le stravaganti ‘bizzarrie’ strumentali ma un’organizzazione formale entro cui si evolve la musica grazie al sapiente gioco della concertazione e il concorso degli strumenti di ‘accompagnamento’.
Mutamento che Corelli rivela proprio nel suo percorso artistico, differenziando le prime opere, ancora nello stile antico, influenzate da Mannelli, e quelle della maturità. In una lettera al conte faentino Fabrizio Laderchi, egli stesso ricorda: “Le mie sinfonie (composizioni perdute precedenti all’op. 1) sono fatte solamente per far campeggiare il violino, e quelle d’altri professori non mi paiono cosa a proposito. Sto adesso componendo certe Sonate che si faranno nella prima Accademia di Sua Maestà di Svezia, della quale sono entrato in servizio per Musico da Camera, e finite che le avrò, ne comporrò una per Vossignoria dove il Leuto pareggerà il violino”. Corelli al termine della sua vita terrena, su iniziativa del cardinale Pietro Ottoboni, suo grande amico, mecenate e protettore, venne sepolto a Roma all’interno del Pantheon, il tempio eretto dagli Antichi Romani in onore di tutti gli Dei.
Il Sogno Barocco
E’ un ensemble formato da musicisti specializzati nell’esecuzione storicamente informata, su strumenti originali, della musica del periodo barocco, con particolare riferimento all’area romana.I suoi componenti suonano e hanno suonato come prime parti o solisti nei più prestigiosi e famosi ensemble di musica antica italiani ed europei, come Concert des Nations di J. Savall, Concerto Italiano di R. Alessandrini, Freiburger Barockorchester, I Turchini, Concerto de’ Cavalieri, ConcertoRomano, Imaginarium.
Hanno al loro attivo innumerevoli concerti nelle più famose sale del mondo e registrazioni per le più prestigiose case discografiche, tra cui Sony Classical, Naïve, Deutsche Harmonia Mundi, Opus 111, Brilliant Classics L’ensemble è particolarmente impegnato nella riscoperta e nella ricostruzione sonora secondo la prassi musicale antica del repertorio romano del secolo XVII, attraverso l’approfondimento degli antichi trattati, delle antiche cronache, l’attento studio dei segni musicali nei manoscritti ritrovati.
Paolo Perrone
Diplomatosi in Violino e Musica da Camera presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma, si è poi perfezionato in violino moderno e violino barocco con i maestri C. Chiarappa ed E. Onofri, rispettivamente presso il Conservatorio della Svizzera Italiana e il Conservatorio di Palermo. Dopo una lunga esperienza quartettistica, alla fine del 2005 decide di dedicarsi esclusivamente all’esecuzione storicamente informata del repertorio dei secoli XVII e XVIII. Suona regolarmente con i maggiori ensemble di musica barocca in Europa, tra cui Concerto Italiano, Divino Sospiro, Concert des Nations, Imaginarium, Concerto Romano, Concerto de’ Cavalieri, prevalentenente come prima parte, a parti reali o come solista, esibendosi nelle più importanti sale da concerto e festivals di musica antica in Italia, Inghilterra, Francia, Germania, Austria, Portogallo, Spagna, Polonia, Corea del Sud, Bulgaria, Colombia, ecc. Ha al suo attivo numerosi dischi e registrazioni con Naïve Records, Deutsche Harmonia Mundi, Sony Music, CPO, Fuga Libera, Brillant Classics, Radio della Svizzera Italiana (RSI), Radio Vaticana, Stradivarius, Rai International, Sky. Ha registrato la prima assoluta delle Sonate di Domenico Scarlatti per violino e basso continuo, pubblicata da Brilliant Classics.
Nel 2013 ha tenuto una master class in violino barocco presso il Conservatorio L. Refice di Frosinone.