DIGRESSIONI DAL BAROCCO
Venerdì 12 dicembre 2014 ore 21,00
Basilica di Santa Balbina all’Aventino
Piazza di Santa Balbina all’Aventino, 8 Roma
Ensemble La Contraclau
Musiche di G. de Peiteus, G. de Bornelh, Ja. Rudel, B. de Ventadorn, Bernart de Ventadorn, C. de Dia
In collaborazione con Istituto di Santa Margherita
INGRESSO LIBERO
Programma
Guilhem de Peiteus / La Contraclau
Farai un vers de dreyt nien
Guiraut de Bornelh
Reis Glorios, veraus lums e clartatz
Anon. (Chansonnier du Roi)
Quinte estampie royale
Jaufre Rudel
No sap chantar qui no so di
Anon. (Alfonso X el Sabio CSM 179)
Ben sab’a que podeval (strumentale)
Bernart de Ventadorn
Be m’an perdut lai enves Ventadorn
Can par la flors josta’l ver folh
Comtessa de Dia
A chantar m’er de so qu’ieu no volria
Anon. (Alfonso X el Sabio CSM 330)
Madre de Deus
Martin Codax
7 Cantigas de Amigo
ENSEMBLE “LA CONTRACLAU”
Nora Tigges, canto
Peppe Frana, citola medievale , oud, viella
Luigi Polsini, viella, liuto medievale
Paolo Rossetti Murittu, tamburi a cornice
Dopo nove secoli le parole dei trovatori provenzali, benché esposte alla precarietà della trasmissione manoscritta e all’appannamento dei secoli, sono ancora un ricco tesoro sepolto agli esordi della poesia europea.
Ruotano intorno a un enigma centrale, come una chiave di volta invisibile: l’essenza del desiderio. Mistero che, in fondo, perdura. E così può accadere che questi antichi versi, oltre la patina straniante del tempo, a sorpresa ci offrano uno specchio: un riflesso interiore nitido, a volte lancinante, grazie alla loro intrinseca forza evocativa e alla musica che incarna questa forza in suono, ne fa vibrazione presente.
Ma le melodie a tutt’oggi conservate sono rare e sfuggenti: il più delle volte, le musiche venivano senz’altro trasmesse senza l’ausilio della scrittura.
E anche nei casi in cui possediamo una trascrizione musicale, quest’ultima non dà informazioni di carattere ritmico e riguarda esclusivamente la linea melodica del canto. Pertanto, chi voglia eseguire oggi le musiche trobadoriche non può esimersi dal fare scelte.
Le scelte compiute dall’ensemble La Contraclau in Lengu’entrebescada sono dichiaratamente radicali.
I testi di trovatori e giullari, anche non più provvisti di musica, e le melodie conservate diventano materiale preliminare di un lavoro di riscrittura e reinvenzione – un nuovo intreccio – che trae ispirazione da molteplici fonti: dai pionieristici esordi della discografia contemporanea di musica medievale alla musica modale extraeuropea, fino al rock progressivo.
Si tratta di un tentativo di ricostruire attorno alla poesia trobadorica un’estetica musicale inedita e autenticamente sperimentale, ma anche immediatamente comunicativa.
Nella convinzione che, come scrisse San Gallo, “tradizione è custodire il fuoco e non Venerare le ceneri”.
Nora Tigges
Soprano, si dedica alla rivisitazione creativa di repertori folclorici di diverse aree culturali e alla musica antica. In particolare, sperimenta feconde intersezioni della vocalità di derivazione “popolare” con altri ambiti musicali (dai repertori medievali alle ciaccone del barocco spagnolo, dalla musica elettroacustica alla canzone d’autore) e con una ricerca performativa di tipo teatrale. Ha partecipato come solista a numerose rassegne e concorsi nazionali e internazionali.
Attualmente, è’ voce degli ensemble La Contraclau (musica trobadorica e…oltre), Acquelibere (composizioni originali di ispirazione mediterranea), Redhouse Bivouac (rielaborazione di ballate tradizionali europee e nordamericane).
Collabora stabilmente con Lucilla Galeazzi, Ambrogio Sparagna (come ospite dell’Orchestra Popolare Italiana), Renato Vecchio Woodwind Project (composizioni originali per fiati etnici, voce ed elettronica), Alexandra Zambà (drammaturga e regista teatrale cipriota) e TeatroViola.
Peppe Frana
Polistrumentista, specializzato in cordofoni a plettro extraeuropei e medievali. Si forma con Ross Daly presso il Music Workshop Labyrinth approfondendo l’ud turco e il repertorio classico ottomano con maestri del calibro di Yurdal Tokcan, Omer Erdogdular, Murat Aydemir.
Studia inoltre il robab e la musica dell’Afghanistan con Daud Khan Sadozai e il tombak (tamburo a calice persiano) e i tamburi a cornice rispettivamente con Pedram Khavar Zamini e Zohar Fresco. Studia attualmente liuto medievale sotto la guida di Crawford Young presso la Schola Cantorum Basilensis.
Parallelamente all’attività musicale è responsabile dell’attività didattica del Centro Studi di Musica Medievale “Adolfo Broegg” di Spello, diretto dai membri dell’Ensemble Micrologus ed è membro dell’associazione Frame Drums Italia con cui organizza un prestigioso festival europeo di tamburi a cornice.
Progetti attivi: La Contraclau, Cantsiléna, Ensemble Ambragrigia, duo Mosè Chiavoni – Peppe Frana
Collaborazioni: Ensemble Micrologus, Ensemble Calixtinus, Vinicio Capossela, Riccardo Sinigallia, Faraualla, Ensemble Bahar.
Luigi Polsini
Polistrumentista, ha studiato contrabbasso con Franco Petracchi; composizione con Giovanni Piazza e musica elettronica con Walter Branchi presso il Conservatorio di Musica Santa Cecilia. Entra quindi in contatto con l’ambiente della musica antica studiando viola da gamba con Paolo Pandolfo. Con il tempo gli interessi si sono spostati verso la musica medievale ed etnica approfondendo lo studio e la prassi degli strumenti a corda dell’area mediterranea. Cofondatore dell’ensemble Chominciamento di gioia, ha collaborato con numerose formazioni di musica antica quali l’ensemble Elyma diretto da Gabriel Garrido; ha collaborato con Sergio Vartolo per la Cappella San Petronio a Bologna.
Ha inciso numerosi dischi per etichette quali EMI, Tactus, Stradivarius, Raitrade, ecc. Ha preso parte a numerose manifestazioni prestigiose in Italia e all’estero.
Paolo Rossetti Murittu
Percussionista e musicoterapista, inizia il suo percorso musicale giovanissimo, nel 1995 facendo parte del coro polifonico “Scola Cantorum” Della Collegiata del Paese di origine Santa Vittoria In Matenano, un piccolissimo borgo medievale nel sud delle Marche. Successivamente, sempre in gioventù, si avvicina allo studio del basso elettrico col M° A. Scuanquarilli che studia per due anni. L’amore per lo studio delle percussioni e i canti di tradizione orale della sua terra, lo spinge a ampliare la propria visuale e lo porta negli anni successivi a intraprendere viaggi e approfondimenti, per cercare nuove possibilità ed esperienze musicali. Dal 1999 ha studiato percussioni con maestri come Glen Velez (US), Murat Coskun e Mehmet Akatay (Turchia), Michael Metzler (Germania), Arnaldo Vacca, Andrea Piccioni (Italia), Zohar Fresco (Israele), Abdallah Muhammad (Egitto), Mohsen Tahezadeh, Nima Janmohammadi (Iran). Ha studiato Tabla con il M°Shanka Chatterje, dell’Universita Di Calcutta presso la fondazione “Cini” di Venezia e con Sanjay Kansa Banik a Roma.
“Nel Ringraziare il Maestro Gasbarro, e i musicisti tutti, della sensibilità offerta nella divulgazione di un pezzo così significativo della musica trobadorica, sono a rappresentare il mio ammirato consenso ad una simile iniziativa di cui avverto la necessità forte, in un periodo in cui la cultura, in questo caso antropologica oltre che musicale, viene percepita come superflua piuttosto che come risorsa dell’animo e di crescita collettiva, Eventi di tale caratura, sempre più rari nel nostro contesto sociale, sono possibili solo grazie alla generosità, prima ancora della competenza, di coloro i quali , animati dalla sincera passione della condivisione del proprio talento, mettono a disposizione del prossimo il frutto di una vita di studi e di eccellenza. A Voi rivolgo quindi il mio ringraziamento più sincero dal profondo del mio cuore”.
Giulio Bugarini
commissario dell’Istituto Santa Margherita