Concerto di apertura

MISTERO E DRAMMA

Venerdì 21 novembre 2014 ore 19,30
Chiesa di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli
Via di Monserrato 115, Roma

In collaborazione con Iglesia Nacional Española de Santiago y Montserrat Roma

In omaggio per I Defunti dell’Opera Pia

Ensemble Festina Lente
Alessandro Carmignani, canto I
Matteo Pigato, canto II
Andrés Montilla Acurero, alto
Riccardo Pisani, tenore
David Maria Gentile, baritono
Michal Janczak, basso
Luca Pietropaoli, cornetto
Dario Salerno, trombone
Andrea Lattarulo, violone
Alessandro Albenga, organo

Michele Gasbarro, direzione

Tomás Luis de Victoria: Officium Defunctorum (1605)

INGRESSO LIBERO 

Programma

Tomás Luis de Victoria (1548 – 1661)
Officium Defunctorum a 6 voci

Introitum – Officium Defunctorum: Requiem æternam a 6 voci
Kyrie, Christe, Kyrie – Officium Defunctorum a 6 voci
Oratio – Epistola: Lectio Episolae beati Pauli ad Thessalon
Graduale – Officium Defunctorum: Requiem æternam a 6 voci
Tracto – Absolve Domine (gregoriano)
Sequentia – Dies irae, dies illa (gregoriano)
Offertorium – Officium Defunctorum: Domine Iesu Christe a 6 voci
Prefatio – Per omnia secula saeculorum (gregoriano)
Sanctus & Benedictus – Officium Defunctorum: a 6 voci
Agnus Dei – Officium Defunctorum: a 6 voci
Communio – Officium Defunctorum: Lux æterna a 6 voci
Finem – Libera me Domine (gregoriano)
Officium Defunctorum: Versa est in luctum a 6 voci


Tomas Luis de Victoria compone l’Officium Defunctorum a 6 voci nel 1603 in occasione dei funerali della Regina Maria di Spagna, sorella del Re Filippo II e vedova dell’imperatore Massimiliano II d’Absburgo. Un religioso saluto alla mecenate che lo aveva accolto nella terra d’origine dopo il lungo soggiorno romano avvenuto fra il 1565 e il 1583.
E’ certamente fra le composizioni più intense del compositore abunense. La solidità della scrittura a sei voci, non nel “perfetto stile a quattro”, integra indissolubilmente le linee melodiche ricercate ed eleganti di libera invenzione, a quelle d’antica tradizione dei cantus firmus.
E’ un processo d’integrazione fra antico e moderno che, più in generale, concilia gli insegnamenti osservati della “scuola romana” con l’estetica della moderna sensibilità armonica. Un rinnovamento avviato dalla “ratio Mathematica” zarliniana, che aveva contaminato il contrappunto “osservato” romano e suggerito la “rivoluzionaria” Missa Papae Marcelli di Giovanni Pierluigi da Palestrina. Un’opera solo apparentemente interessata a risolvere il difficile rapporto fra testo sacramentale e struttura polifonica che, più profondamente, ridefinisce il contrappunto nella verticalità “armonica”.
In tale quadro normativo s’inserisce anche l’Officium Defonctorum di Victoria. Già le opere “romane” dell’autore sono mediate dall’ordine “matematico-proporzionale” degli “intervalli di altezza e di tempo delle voci”. Ora il compositore si spinge oltre, avviando una radicale semplificazione ritmica della scrittura, fluidificando le linee contrappuntistiche in ampie frasi e sottoponendo i periodi musicali all’espressività e all’agogica melodica ed armonica.
Sono elementi che di volta in volta, de Victoria rielabora nelle diverse fasi della composizione, dai “pieni”, giocati sugli inusuali collegamenti armonici (inizio dell’Introitum, del Kyrie, la parte centrale del Graduale, l’inizio dell’Offertorium, del Sanctus e dell’Agnus Dei), alle sezioni “dialoganti” suggerite dagli strumenti retorico-musicali (la reiterazione giocata sulle parole “et lux perpetua”, l’incertezza del “Dona eis Domine” del Graduale, il drammatico “obscurum” dell’Offertorium o l’instabile “Luceat eis Domine” del Communio).
Un’insolita esecuzione quella presentata questa sera per una composizione rinascimentale: un gruppo formato da cantantie strumenti rielabora la composizione tenendo conto della “varietà” dalle esecuzioni barocche. Una scelta performativa che Festina Lente è lieta di realizzare nella chiesa nazionale spagnola, a ricordo della figura di Victoria, che qui operò come cantore ed organista dal 1579 al 1583, e dei defunti dell’OPERA PIA STABILIMENTI SPAGNOLI IN ITALIA .


Festina Lente opera nel campo della musica antica italiana rinascimentale e barocca con l’intento di recuperare e presentare al pubblico preziosi inediti musicali di scuola italiana del ‘500 e ‘600. Negli ultimi anni l’attenzione è stata rivolta alla produzione policorale sacra concepita per le grandi celebrazioni della Chiesa cattolica: in essa il senso “prospettico” della polifonia rinascimentale è amplificato ed esaltato, nelle esecuzioni, dal continuo movimento degli artisti all’interno dello spazio esecutivo. In una ricerca di massimo rigore storico, le composizioni vengono presentate in ricostruzioni liturgico-musicali, secondo le solennità dei riti sacri romani del ‘600, in un inscindibile rapporto di musica, azione e parola, nel rispetto dello spettacolo barocco. Ai numerosi concerti e prime esecuzioni moderne si affianca l’attività discografica, con la pubblicazione di una messa a due cori di F. Bianciardi per la NUOVA FONIT CETRA, della messa a due cori “Ave Regina” di T. L. da Victoria per la DYNAMIC (Goldberg, Choc, Cinque Diapason) e la Messa per la Notte del Ss.mo Natale di A. Scarlatti a 9 voci, due violini e basso continuo per STRADIVARIUS. Di prossima pubblicazione i 27 Responsori di Felice Anerio e la Messa a tre cori di Ruggero Giovannelli, registrate durante la manifestazione “Inedita” conclusasi nel dicembre 2012 e finanziata con un Progetto Speciale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Festina Lente è organizzatrice, dal 2004, del ROMA FESTIVAL BAROCCO.


Michele Gasbarro
Diplomato in pianoforte e direzione di coro, ha al suo attivo numerosi concerti in Italia ed all’estero. Già collaboratore dell’Accademia Nazionale di Danza, maestro sostituto presso il Teatro dell’Opera di Roma, è docente di direzione di coro presso i Conservatori italiani.
Si occupa da diversi anni di musica antica, in qualità diricercatore ed esecutore, partecipando come direttore ad importanti festivals, rassegne e stagioni musicali. Si è occupato del recupero di inediti musicali di area romana, trascrivendo le messe in doppio coro e numerosi mottetti di G. Allegri, messa e vespri di F. Cavalli, Responsori di Natale di A. Stabile, messe di G. Animuccia, G. Corsi, B. Graziani, salmi e messe policorali di R. Giovannelli, Felice Anerio e l’intero corpus delle messe policorali a 16 e 17 voci di Paolo Petti.
Ha fondato l’Ensemble “Festina Lente” di cui è direttore artistico e direttore musicale ed è l’ideatore e direttore artistico del ROMA FESTIVAL BAROCCO.