La Musica e il Racconto: Plautilla Bricci, la prima architetta, e le cantate sacre a Roma nel Seicento

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  • 14/12/2020
    20:30 - 23:30

Lunedì 14/12/20 ore 20,30
Roma, Chiesa di San Luigi dei Francesi
La Musica e il Racconto: Plautilla Bricci, la prima architetta,
e le cantate sacre a Roma nel Seicento
Cristina Fanelli, soprano
Vera Alcalay cembalo
Diego Cantalupi, Lorenzo Sabene – arciliuto e tiorba

 

Melania G. Mazzucco legge brani dal suo romanzo ‘L’Architettrice’ (Einaudi) sulle note delle cantate di Giacomo Carissimi, Giovanni Felice Sances e Carlo Pallavicino, brani accomunati dal tema dell’amore tradito che bene trasmettono l’intima sofferenza del protagonista, per un perfetto connubio tra musica e racconto. Il contesto è la chiesa di S. Luigi dei francesi, che ospita tre capolavori assoluti del Caravaggio: il Martirio di San Matteo, San Matteo e l’angelo e Vocazione di san Matteo.

 

 

«Tirar su una casa. Scegliere le tegole del tetto e il mattonato del pavimento. Immaginare facciate, logge, scale, prospettive, giardini. Per quanto ne sapevo, una donna non l’aveva mai fatto».  (M. Mazzucco, L’Architettrice)

 

Giacomo Carissimi (1605 – 1674)
Così volete, così sarà

 

Giovanni Felice Sances (1600 ca – 1679)
Cantada sopra il passacaglia

Giacomo Carissimi
Lamento e morte di Maria Stuarda

Carlo Pallavicino (1638 – 1687)
Dormite pupille

 

Cristina Fanelli, classe 1991, frequenta il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, dove si laurea in Canto Lirico e Canto ad indirizzo lirico operistico, per poi perfezionarsi partecipando a Masterclass sulla tecnica vocale e sulla prassi della musica barocca. Ha partecipato al Festival della Valle D’Itria, al Maggio Musicale Fiorentino, al Festival Hokutopia a Tokyo, al Festival Oude Muzik di Utrecht, al Festival  Spazio&Musica” di Vicenza e “Grandezze e Meraviglie” di Modena. Vincitrice del concorso Stradella Young Project, ha inoltre collaborato con la Fondazione Pietà dei Turchini. La sua attività̀ concertistica spazia dal repertorio cameristico a quello contemporaneo; ha inciso un CD per la MV Cremona intitolato Andrea Amati Carlo IX, Le origini del violino con Federico Guglielmo, Davide Pozzi e Diego Cantalupi. e per l’etichetta Puglia Sound il CD Hieronymus Montisardui con l’ensemble Terra d’Otranto.

 

Vera Alcalay, nata a Santiago del Cile, ha compiuto gli studi musicali a Roma, dove si è diplomata in pianoforte per poi intraprendere lo studio della composizione, diplomandosi in musica corale e direzione di coro. Ha infine conseguito il diploma di clavicembalo e ottenuto il biennio specialistico in “Maestro al Cembalo” con lode presso il Conservatorio di S. Cecilia. Si è perfezionata in clavicembalo con i più̀ accreditati maestri: K. Gilbert presso l’Accademia Chigiana di Siena, E. Fadini alla Scuola di Musica di Milano, C. Jaccottet al Conservatorio Superiore di Ginevra, e, infine, J. Christensen, con cui ha completato un master universitario biennale in ‘Teoria e pratica della musica antica’. Ha al proprio attivo la pubblicazione di articoli apparsi sui Quaderni dell’I.R.TE.M., nonché́ di svariate edizioni moderne di musica per tastiera, sia solistica che cameristica. Ha collaborato, come curatrice delle collane Esacordo e Tastar del corde (con K. Gilbert), con la casa editrice Ut Orpheus di Bologna. È titolare della cattedra di Clavicembalo e tastiere storiche presso il Conservatorio Statale di Musica ‘Cherubini’ di Firenze. Svolge attività concertistica come solista e in gruppi cameristici e orchestrali, collaborando con solisti di primo piano.
Ha effettuato registrazioni per la RAI e la Radio Vaticana nonché́ incisioni discografiche per la Fonit Cetra e la Brilliant.

 

Diego Cantalupi ha studiato chitarra classica e si è diplomato al Conservatorio ‘A. Boito’ di Parma. Si è specializzato nel repertorio per liuto e strumenti affini (arciliuto, tiorba e chitarra barocca) nello stesso conservatorio e alla Civica scuola Musicale di Milano. Laureato in Musicologia presso l’Università di Pavia, ha seguito corsi di musica antica e di accompagnamento per cantanti. Come continuista (tiorba, arciliuto e chitarra barocca) collabora con numerosi ensemble: La Venexiana, Les Talens Lyriques, Kammerakademie Potsdam ed Ensemble Il Proteo, Ensemble Risonanze, L’Arte dell’Arco, Collegium Pro Musica, Estro Armonico, IAthestis Chorus, Capriccio Basel; Il coro del Friuli Venezia Giulia; Orchestra Barocca di Bologna, Accademia di S. Rocco e Venice Baroque Orchestra, Ensemble Cordia, Accademia Bizantina, Parnassi Musici, Cappella Savaria, Consort Veneto, Ensemble Le Rossignol. Come solista ha registrato numerosi CD (Brillant Classics, Tactus), alcuni trasmessi in diretta radiofonica su radio Rai e Radio Vaticana e con i quali ha ottenuto importanti riconoscimenti (5 stelle dalla rivista Goldberg, la A di Amadeus, 5 stelle della rivista Musica). Ha inoltre fondato l’Ensemble L’Aura Soave, con il quale ha avviato collaborazioni stabili con importanti cantanti e strumentisti e ha registrato numerosi inediti per l’etichetta Naïve. L’attività discografica si affianca a quella editoriale, con la pubblicazione di alcune antologie per liuto, saggi e studi sulla musica e gli strumenti musicali rinascimentali e barocchi.
Collabora come consulente per l’Ente triennale degli strumenti ad Arco di Cremona, la Fondazione Stradivari, la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, il salone internazionale degli strumenti ad arco di Cremona (MondoMusica), l’Università di Pavia.
Dal 2010 è titolare della cattedra di liuto presso il Conservatorio di Bari.

Lorenzo Sabene, romano, inizia lo studio della chitarra classica per dedicarsi successivamente al liuto e agli strumenti antichi a pizzico i presso il Conservatorio di Musica S. Cecilia, per poi perfezionarsi in chitarra barocca a Barcellona presso L’ESMUC. Collabora con Roma Opera Omnia Ensemble, con il quale ha all’attivo numerosi concerti in Italia e all’estero, con la Schola Romana Ensemble e, continuista alla tiorba e alla chitarra barocca, con lo Stradella Project diretto da A. De Carlo, con il Reate Festival Baroque Ensemble diretta da A. Quarta. Ha inciso il CD “Ardo d’amore” con l’ensemble Roma Opera Omnia.

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