Giovedi 3 Dicembre ore 21.00

Chiesa di S. Luigi de’ Francesi

Lauren Armishaw, soprano
Jan Kullmann, controtenore
Ensemble MONDO NOVO HOLLAND

Organo: Anthony Romaniuk
Violini: Joanna Huszcza, Evan Few
Viola: Kayo Saito
Violoncello: Heidi Groeger
Chitarrone: Israel Golani

Nel corso del XVII secolo si attuò una spettacolare trasformazione nel panorama musicale di Roma. Con la costruzione di nuove chiese, palazzi e scenografiche piazze, Roma divenne per tutti la capitale del mondo cristiano e centro indiscusso della civiltà occidentale. Tra il 1670 e il 1715 circa la città si avviò a diventare il principale centro musicale in Italia, seconda nel panorama europeo soltanto a Parigi. Le opportunità di lavoro a Roma per compositori, cantanti e strumentisti erano illimitate.

Le numerose istituzioni  e organizzazioni ecclesiastiche erano senza dubbio ile maggiori fonti di lavoro; mottetti, cantate e oratori venivano commissionati, composti ed eseguiti in gran quantità. Ma subirono un notevole incremento anche composizioni strumentali, che assunsero un ruolo importante, al di là delle composizioni sacre.

I cardinali Benedetto Pamphili (1653-1730) e Pietro Ottoboni (1667-1740) radunarono all’interno del propri palazzi un circolo culturale all’interno del quale agivano come governanti secolari. Organizzavano concerti settimanali nei quali venivano eseguite principalmente sonate e cantate per un selezionato gruppo di ospiti. Entrambi erano membri dell’Accademia dell’Arcadia, fondata nel 1690, ed entrambi erano anche librettisti di opere, oratori e cantate.

Nel corso del XVII secolo si attuò una spettacolare trasformazione nel panorama musicale di Roma. Con la costruzione di nuove chiese, palazzi e scenografiche piazze, Roma divenne per tutti la capitale del mondo cristiano e centro indiscusso della civiltà occidentale. Tra il 1670 e il 1715 circa la città si avviò a diventare il principale centro musicale in Italia, seconda nel panorama europeo soltanto a Parigi. Le opportunità di lavoro a Roma per compositori, cantanti e strumentisti erano illimitate.

Le numerose istituzioni  e organizzazioni ecclesiastiche erano senza dubbio ile maggiori fonti di lavoro; mottetti, cantate e oratori venivano commissionati, composti ed eseguiti in gran quantità. Ma subirono un notevole incremento anche composizioni strumentali, che assunsero un ruolo importante, al di là delle composizioni sacre.

I cardinali Benedetto Pamphili (1653-1730) e Pietro Ottoboni (1667-1740) radunarono all’interno del propri palazzi un circolo culturale all’interno del quale agivano come governanti secolari. Organizzavano concerti settimanali nei quali venivano eseguite principalmente sonate e cantate per un selezionato gruppo di ospiti. Entrambi erano membri dell’Accademia dell’Arcadia, fondata nel 1690, ed entrambi erano anche librettisti di opere, oratori e cantate.