Roma Festival Barocco

V Edizione

3 – 21 dicembre 2009

 

Giovedì 3 Dicembre ore 21.00
Chiesa di S. Luigi de’ Francesi
ARIE E CANTATE SACRE NELLA ROMA DEL SEICENTO
MONDO NOVO HOLLAND

Venerdì 4 dicembre ore 21.00
Sala Accademica dell’ Istituto Pontificio di Musica Sacra
LA MUSICA ROMANA E LE SUE INFLUENZE
Bob van Asperen, clavicembalo

Domenica 6 dicembre ore 20.30
Basilica di S. Eustachio
LA MUSICA SACRA E LE SUE INFLUENZE
Bob van Aperen, organo

Lunedì 7 Dicembre ore 21.00
Musei Capitolini, Sala del Marco Aurelio
HAENDEL a ROMA
Emma Kirkby, soprano
London Baroque

Mercoledì 9 dicembre ore 21.00
Musei Capitolini, Sala del Marco Aurelio
ROMAMOR: DALLA TERRA E DAL CIELO
Ensemble Lacrime Amorose

Sabato 12 Dicembre ore 18.30 
Basilica di S. Apollinare
SOLENNE CELEBRAZIONE PRESIEDUTA DA
S. E. R. CARD. JEAN LOUIS TOURAN
R. GIOVANNELLI – MESSA A TRE CORI A 12 VOCI
Ensemble Festina Lente
Michele Gasbarro, direttore

Domenica 13 Dicembre ore 19.00
Basilica di S. Apollinare
I FASTI DELLA CELEBRAZIONE BAROCCA:
R. GIOVANNELLI – MESSA A TRE CORI A 12 VOCI
Ensemble Festina Lente
Michele Gasbarro, direttore

Martedì 15 Dicembre ore 20.30
Sala Accademica dell’ Istituto Pontificio di Musica Sacra
UN SOLO CAMMINO
CONCERTO PER CHITARRA BAROCCA, ARPA GESUITA E PERCUSSIONE
Evangelina Mascardi, chitarra barocca
Lincoln Almad, arpa gesuita

Mercoledì 16 Dicembre ore 21.00
Chiesa di S. Luigi de’ Francesi
AMICI E RIVALI ALLA CORTE DI CRISTINA DI SVEZIA
L’Arte dell’Arco
Federico Guglielmo, direttore

Giovedì 17 Dicembre ore 21.00
Chiesa di S. Maria dell’Anima
ROMA TEUTONICA.
UN VIAGGIO STRUMENTALE ROMANO CON HAENDEL ED IL VIOLONCELLO PICCOLO
Musica Antiqua Latina

Sabato 19 Dicembre ore 21.00
Palazzo della Cancelleria
GIOVANNI GIROLAMO KAPSPERGER, UN “TEDESCO” A ROMA
Ensemble Ricercare Antico

Lunedì 21 Dicembre ore 21.00
Palazzo Farnese
MUSICHE DI G. F. HAENDEL
Accademia Bizantina

CONCERTO AD INVITI

 

La V Edizione del Roma Festival Barocco in programma dal 3 al 21 dicembre vuole dare risalto alla produzione musicale romana del periodo compreso fra Seicento e primi anni del Settecento, estremamente fecondo per la vita musicale della città, in cui straordinari musicisti vivono e cooperano in uno stretto sodalizio artistico ed in un continuo scambio di esperienze. Una partecipazione entusiasmante, pressoché unica nella storia musicale europea, portatrice di profondi cambiamenti stilistici e di articolati percorsi espressivi.

E’ un incontro di esperienze variegate, specchio di una più profonda convivenza civile in cui si mescolano esperienze sociali apparentemente inconciliabili e spesso conflittuali ma che, al contrario, rappresentano la ricchezza e la vera anima della esperienza artistica del secolo.

Barocco dunque non come concetto di «stile» ma come concetto di «epoca»: questa è la ragione che induce a pensare alla ricchezza dell’arte barocca come il risultato di una società mutevole, in movimento rispetto al secolo precedente, nella quale l’uomo è avvertito nella sua dimensione volubile ed ondivaga.

“E’ il tempo così mutevole e l’uomo così variabile” amava recitare Augustin de Rojas; e J. P. Camus chiama l’uomo del secolo “un animale ondulante e diverso”: “il mito di Prometeo come figura del mutante, del multiforme e del vario acquista nel barocco una grande forza” (J. A. Maravall).

Una società spinta verso la trasformazione, che porta i segni di una società di per sè «caduca» ed in cerca di una nuova identità. Il Barocco afferma la propria fiducia nel presente e nell’avvenire, risolvendo a favore dell’essere e del divenire la celebre “querelle des Anciens et des Moderne”.

Ed allora ecco giustificati i termini che appartengono alla definizione dell’arte e, nel nostro caso, della musica “barocca”: mutevole, stupefacente, trasgressiva, inventiva, eccentrica, esaltante, meravigliosa, stravagante, sospesa.

Un mondo che il Roma Festival Barocco vuole rappresentare, articolando la serie di 13 concerti negli spazi che fisicamente ancor oggi rappresentano quella complessa e multiforme società. Spazi della Roma barocca come la chiesa di San Luigi dei Francesi, Santa Maria dell’ Anima, la Sala Accademica dell’Istituto Pontificio di Musica Sacra, la Basilica di Sant’Apollinare, la Sala del Marco Aurelio dei Musei Capitolini, senza dimenticare la basilica di S. Eustachio con il suo organo settecentesco, e i saloni di Palazzo della Cancelleria affrescati dal Vasari: luoghi nei quali l’integrità architettonica si accompagna alla conservazione di oggetti, libri ed arredi, quasi a ricordarci gli avvenimenti sociali di un tempo e, contemporaneamente, invitandoci a rivivere le emozioni spettacolari della rappresentazione.

Un mondo rivissuto attraverso le musiche straordinarie di musicisti quali Kapsberger, Haendel, Scarlatti, Giovannelli, Corelli, Rossi, Lanciani, affidate ad esecutori fra i più rinomati del panorama musicale europeo come Bob van Asperen, Emma Kirkbi, Stefano Montanari, Federico Guglielmo, Luois Almeida e gli ensembles London Baroque, l’Accademia Bizantina, l’Arte dell’Arco, Festina Lente, Lacrime Amorose.

Anche quest’anno tutti i concerti del Festival saranno ad ingresso gratutito ed ospiteranno organizzazioni umanitarie impegnate nella cura della sofferenza infantile; un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica ai problemi della sofferenza, ma anche per far partecipi, seppur indirettamente, coloro che sono meno fortunati.

Perciò il nostro ringraziamento va non solo a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione della V Edizione del Festival – primo fra tutti il Ministero dei Beni Culturali che ha stanziato parte dei fondi destinati ai “Progetti Speciali”, unitamente al Comitato Scientifico del Festival ma anche, e soprattutto, a quanti con la loro presenza e il loro contributo aiuteranno le associazioni di volontariato presenti nel corso delle serate.