6 DICEMBRE ORE 21.00
ROMA, CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA

Pare che Georg Friedrich Händel avesse detto che Telemann fosse “capace di scrivere un mottetto a otto voci più velocemente di una comune lettera”.
Telemann è spesso ricordato per la sua prolificità, ma non abbastanza per la sua inventiva, fantasia, tecnica compositiva ed il suo uso di tutti gli elementi armonico-melodici che esprimono appieno colori ed affetti.
Telemann era anche un uomo di vasta cultura e vari interessi. Un uomo curioso e multiculturale. Tedesco di nascita, affascinato da tutti gli stili musicali, imparò da autodidatta a comporre nello stile francese, tedesco, italiano, polacco, coniando uno stile unico e riconoscibile.
Il programma del concerto affronta i due più importanti stili dell’Europa del XVIII secolo, lo stile italiano e lo stile francese. Un piccolo itinerario musicale che ha come punto di partenza e arrivo i quartetti parigini di Telemann.
Il 29 settembre 1737 Telemann partì da Amburgo per Parigi, dove era stato invitato almeno sette anni prima da quattro importanti musicisti francesi: il flautista Michel Blavet, il violinista Jean-Pierre Guignon, il gambista Jean-Baptiste Forqueray (figlio del famoso Antoine Forqueray) e un violoncellista/clavicembalista chiamato principe Édouard, la cui identità precisa non è nota.
Nel 1730 la fama di Telemann si era diffusa in tutta Europa, grazie in gran parte alla diffusione della sua musica stampata, che era stata la principale fonte di apprezzamento da parte dei suoi ospiti francesi. In preparazione per questa visita (e per questi quattro musicisti) Telemann compose la prima serie di sei quartetti Parigini, che pubblicò ad Amburgo nel 1730 sotto il titolo (in lingua italiana) di: Quadri a violino, flauto traversiere, viola da gamba o violoncello, e fondamentale: ripartiti in 2. concerti, 2. balletti, 2. Suonate.
Come anticipazione dell’arrivo di Telemann in Francia, l’editore di Parigi Le Clerc li ristampò nel 1736, sotto il nome di Six quatuors a violon, flute, viole ou violoncelle et basse continue.
Nel frattempo, Telemann aveva composto un secondo set di sei quartetti. Anche questi sono stati stampati da Le Clerc, nel 1738 durante il soggiorno di Telemann a Parigi, sotto il titolo di Nouveaux quatuors en six suites: à une flûte traversiere, un violon, une basse de viole, où violoncel, et basse continuë.
Tutti i dodici quartetti sono stati esequiti durante la visita del compositore, dai quattro musicisti che lo hanno invitato e senza dubbio accompagnati da Telemann stesso al clavicembalo.

Mercoledì 6 dicembre, ore 21.00
Roma, Chiesa di Santa Maria Maddalena Sforzesco

SPAZIO

Telemann francese, Telemann italiano

SPAZIO

Georg Philipp Telemann (1681 –1767) :

SPAZIO

Quatuor n. 1 in re maggiore, TWV 43:D3
 Prélude – Vivement – Tendrement – Vite – Gaiement – Modérément – Vite

SPAZIO

Sonata per flauto dolce e basso continuo in sol maggiore TWV 41:G9
Largo – Allegro – Cantabile – Presto

SPAZIO

Sonata Metodica II per violino e basso continuo in mi minore TWV 41:E2
 Grave – Vivace – Cunando – Vivace

SPAZIO

Quatuor n. 6 in mi minore, TWV 43:e4
Prélude – Gai – Vite – Gracieusement – Distrait – Modéré

SPAZIO

I solisti della Cappella Enrico Stuart

SPAZIO

Enrique Gómez – Cabrero Fernández – violino
Romeo Ciuffa – flauti
Andrea Lattarulo – viola da gamba
Michele Carreca – tiorba
Marco Vitale – clavicembalo