28 NOVEMBRE 2017
ORE 21:00

ROMA, CONSERVATORIO DI MUSICA S. CECILIA

L’Orlando (o, come più spesso viene oggi chiamato, Orlando furioso) di Vivaldi del 1727 riassume il poema dell’Ariosto in una trama complessa, che vede in scena una pletora di personaggi, quasi tutti accomunati però dal registro vocale, quello del contralto, sia femminile che castrato. Nell’aria Così potessi anch’io Alcina, alla fine del II atto, contempla la felicità di Angelica e Medoro, desiderando di poter godere anche lei dell’amore di Ruggero con la stessa tranquillità.
Nel profondo cieco mondo è invece la prima aria di Orlando: Vivaldi impegna la voce del contralto a slanciarsi fin negli abissi, così come il personaggio scenderà poi nella grotta incantata.
Orlando di Georg Friedrich Händel, rappresentato nel 1733, si concentra sul triangolo Orlando-Angelica-Medoro. Le tre arie del protagonista ci presentano altrettanti aspetti del personaggio e testimoniano delle eccezionali capacità vocali e interpretative di Senesino, primo interprete dell’opera, oltre che dell’abilità drammaturgica di Händel.
Nella Sinfonia per archi e basso continuo in Do maggiore RV112 di Vivaldi due movimenti vivaci in Do maggiore incorniciano un movimento lento centrale in tonalità di Do minore.
Il Concerto per archi e basso continuo in Si bemolle maggiore RV163, detto Il Conca, allude nel titolo a uno strumento che Vivaldi conobbe in Boemia: una conchiglia marina cui veniva applicata un’imboccatura. Il suo tipico motivo a intervallo d’ottava apre il concerto e ritorna, in forma variata, in tutti e tre i movimenti; possiamo assimilarlo all’olifante suonato da Orlando negli ultimi momenti di vita nella Chanson de Roland.
Composti nell’autunno del 1739, i Concerti grossi op. 6 di Händel furono pensati per essere eseguiti insieme agli oratori inglesi: vi è chiara l’influenza di Arcangelo Corelli e di Vivaldi. L’Aria (Largo e piano) del Concerto grosso op. 6 n. 12 in Si minore è uno dei grandi adagi carichi di pathos di Händel. Nel concerto op. 6 n. 7 l’ultimo movimento, Hornpipe, fa riferimento appunto alla cornamusa, imitata con l’alternarsi di tonica e dominante.

SPAZIO

Angela Fodale
per gentile concessione del Teatro Massimo di Palermo

A.. Vivaldi (1678 – 1741)
Sinfonia per archi e b.c. in do maggiore RV112
Allegro – Andante – Presto

SPAZIO

G.. F. Haendel (1685 – 1759)
Sinfonia seconda – dall’opera “Orlando”
“Già per la man d’Orlando / Già l’ebbro mio ciglio” – dall’opera “Orlando”
Recitativo ed aria di Orlando
“Cielo, se tu il consenti” – dall’opera “Orlando”
Aria di Orlando
Concerto grosso Op.6 n.12, in si minore, per archi e b.c.
Largo – Allegro – Aria – Largo – Allegro
“Ah stigie larve” – dall’opera “Orlando”
Scena di Orlando
* * *

SPAZIO

A.. Vivaldi (1678 – 1741)
Concerto per archi e b.c., RV163 “Il Conca”
Allegro – Andante – Allegro

SPAZIO

G.. F. Haendel (1685 – 1759)
Ouverture – dall’opera “Orlando”

SPAZIO

A.. Vivaldi (1678 – 1741)
“Dal profondo cieco mondo” – dall’opera “Orlando Furioso”
Aria di Orlando

SPAZIO

G.. F. Haendel (1685 – 1759)
Concerto grosso Op.6 n.7, in si bemolle maggiore, per archi e b.c.
Largo – Allegro – Largo e piano – Andante – Hornpipe
* * *

SPAZIO

Filippo Mineccia – Controtenore
Enrico Onofri – Direttore

SPAZIO

ORCHESTRA NAZIONALE BAROCCA DEI CONSERVATORI
Violini Primi: Enrico Onofri (solo), Angelo Calvo, Marco Kerschbaumer, Giulia Arnaud, Jeremie Chigioni, Emilia Michourina, Chiara Leonzi
Violini Secondi: Victoria Melik (solo), Pierfrancesco Pelà, Andrea Lizarraga, Bruno Raspini, Angela Palmisano, Annalisa Virzì
Viole: Domenico Scicchitano (solo), Zeno Scattolin, Simone Siviero, Libia Elisheba Contreras Romero
Violoncelli: Maria Calvo (Solo), Giulia Gillio Gianetta, Anna Sacharova
Contrabbassi: Matteo Coticoni, Luciano Nania
Oboi: Nicolò Dotti, Gioacchino Comparetto
Arciliuto e Tiorba: Edward Szost, Dario Landi
Cembali: Nicolò Pellizzari, Cristiano Gaudio

In collaborazione con: